Ho sempre pensato che non avrei mai potuto seguire una dieta. Ho sempre amato smisuratamente qualsiasi tipo di prodotto da forno, pane, focacce, pizze, pizzette...mi ci vedi a fare una dieta? Naaah, impossibile.
Eppure senti qui: mi fa proprio strano a dirlo, ma oggi ho un autocontrollo pazzesco!
Ho 45 anni e non mi sono mai presa più di tanto cura di me stessa: pensavo di vivere di rendita, a dir la verità. Però dopo il primo figlio a 30 anni, mi sono proprio lasciata andare: ho preso 20kg e non li ho mai più persi. O almeno fino a che non l'ho deciso io!
Ad un certo punto ho capito che non avrei più voluto vedermi in quello stato, 20kg pesano, non solo allo specchio, ma in tutti i gesti della vita quotidiana.
La fatica più grande è stata iniziare. Se ripenso alla prima volta in cui mi resi conto che non avrei più potuto mangiare un filone intero di pane, ma ridurmi a qualche fetta...mi veniva da piangere. Davvero, da piangere!
Ero proprio depressa, perché con due figli e mille cose da fare, il cibo era stato fino ad ora l'unico mio sfogo. Però avevo scelto di cambiare, lo avevo scelto io e questo nessuno poteva togliermelo.
Iniziai un passo per volta. Da principio, poiché la mia routine giornaliera precedente era completamente sballata, non riuscivo a seguire il piano alla lettera: se per caso arrivavo al traguardo di stare attenta tutto il giorno, mi ritrovavo la sera con una voglia matta di dolce (mai avuta prima) e capitò alcune volte che mi feci fuori pacchi interi dei biscotti dei bambini. Sensi di colpa a palate, ovviamente.
Allora mi chiesi se ne valesse la pena di stare a dieta, per perdere peso e soffrire così tanto da sentire invece l'esigenza di strafogarmi. C'era qualcosa di non sostenibile in tutto ciò.
E' impensabile proseguire un percorso,
se lo trovi pesante, estremamente difficile e non cucito sulla tua persona.
Se hai bisogno di cambiare qualcosa, cambiala.
Se hai bisogno di tempo, datti tempo.
Senza che nessuno me lo dicesse, decisi che se il mio corpo sentiva adesso l'esigenza di qualcosa di dolce, non glielo avrei tolto. Allora, da 5 pasti al giorno a completo regime che non riuscivo a rispettare, decisi che per una o due settimane avrei abituato il mio corpo a farne 4 "puliti" e uno "libero", ad esempio se a colazione avessi avuto voglia di biscotti li avrei mangiati. Avevo un piano alimentare ben preciso, ovviamente, ma in quel momento tennì quella decisione per me, anche se sono consapevole che stessi sbagliando, sapevo che avevo bisogno di tempo. Ho passato anni a mangiare merda: dovevo riabituare il mio corpo (e soprattutto la mia testa!) a trovare la giusta routine.
Questo approcciò funzionò, ma, son sincera, andò avanti due mesi, non due settimane. Fatto sta che persi peso, perché ovviamente nonostante quei biscotti la mattina, o quel pranzo libero, stavo assumendo meno calorie di quelle assunte finora. Ma la cosa più incredibile è che a quei 4 pasti che avevo imparato a fare bene e in maniera bilanciata, non volevo più rinunciare, perché erano associati, nella mia testa, a qualcosa di bello che stavo facendo per me!
Mi ero prefissata che dovessero essere 4, perché quel quinto sarebbe stato il passo finale per arrivare ad una disciplina perfetta.
Dopo i primi due mesi ci riuscii: ciò che era diventato automatico, ormai non aveva più bisogno di controllo; ciò che avevo bisogno di controllare, adesso, era molto meno difficile da affrontare.
Creare una routine, un passo alla volta
ti permette di dare equilibrio alla tua vita,
risanare vecchie abitudini e non sentire il peso di un cambiamento troppo drastico
Adesso posso dire di essere completamente padrona di me stessa: mi sono creata il mio equilibrio, con i miei tempi e senza il peso di un "dovere" sulle spalle.
Sapevo che per raggiungere certi obiettivi, avevo bisogno di disciplinare me stessa e cambiare abitudini, ma con i miei tempi.
Ti dirò, ho perso non solo quei 20 kg, dopo un anno, ma ho raggiunto una forma fisica mai avuta prima, nemmeno delle gravidanze.
Sono soddisfatta delle mie giornate pianificate e nessuno può togliermi la mia routine: una volta a settimana preparo un dolce fatto in casa e lo condivido con la mia famiglia, giornalmente seguo il mio piano alimentare perfettamente e senza nessuna voglia.
Questa per me è serenità!
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